Nel risolvere i problemi della pittura, Nikola Žigon ricorre spesso alla sperimentazione. Giocando con forme e materiali, riesce a generare interpretazioni particolari,
cercando corraggiosamente la soluzione più appropriata che si adatta alle realtà socio-economiche del mondo
contemporaneo. Presentando la sua opera, possiamo con tutta ragione definirlo un’artista
d’avanguardia, visto che con lui la pittura serba contemporanea inizia una
nuova fase di sviluppo, caratterizzata dalla ricerca del nuovo e del
progressivo. Nella pittura contemporanea un grande ruolo hanno non solo gli artisti, ma
anche gli architetti, che si oppongono con successo all’arcaicità ed alla decoratività.
Sia gli uni che gli altri, usano spesso esperimenti, cambiando forme e
materiali, applicando i metodi che corrispondono alle soluzioni più
appropriate. Nel corso della storia dell’arte
la modellazione dello spazio in pittura era sempre fortemente influenzata dalla
classe dirigente. In ogni epoca si
distinguevano solo le varie forme e tipologie artistiche che nel modo più
veritiero rispecchiavano la realtà, inserendosi e penetrando in fondo della
stessa./ In Egitto e nell’alto Medioevo nasce la pittura bidimensionale, che si
distanzia dal popolo con la celebrazione (oggettivazione) del culto divino e
del mito, ovvero con dominio assoluto di una sola classe, mentre nei sistemi
democratici della Grecia e simili, nasce la pittura tridimensionale che,
rappresentando i rapporti umani, nel proprio spazio racchiude sia l’osservatore,
che il popolo osservato. In quell’epoca le belle arti, distaccandosi dalla chiesa, dallo stato e
dalla vita quotidiana, sempre più ricorrono alla pittura “di cavalletto”. Spostandosi
dai templi alle corti dei mecenati, alle collezioni private, ai musei, ai salotti,
alle gallerie d’arte permanenti e temporanee, alle esposizioni, le belle arti nelle
forme citate diventano completamente autonome, eppure quella specie della
ristrettezza delle belle arti conduce alla pittura che lascia la bidimensionalità
e si estende nel tempo e nello spazio. La sua esistenza diventa sempre più
importante nella creazione dell’arte monumentale, nella creazione dei complessi architettonici
– scultorei – pittorici, in qualsiasi ruolo funzionale. La nostra epoca con le sue nuove possibilità, strumenti, materiali, tecniche e tecnologie, finora ignote, apre le direzioni
completamente nuove dello sviluppo della vita artistica. Al fine di promuovere e confermare la teoria,
Nikola Žigon, già da vent’anni, sviluppa attraverso
gli esperimenti, il proprio lavoro di ricerca artistica – pittorica. Nella
creazione di nuove relazioni spaziali, l’artista usa la chiave per riarrangiare
il tempo e gli aspetti telescopici e microscopici di oggetti. La combinazione,
l’incorporazione e la fusione di nuovi frammenti dello spazio ricomponendoli in
una parte intera, è un fenomeno che dipende sia da un’immagine realistica che
astratta.
Nikola Žigon, nella pittura non utilizza l’esperimento
come un eco o uno specchio della cultura esistente della quale i tempi nuovi o
le culture contemporanee, dimostrano la necessità. L’artista
diffonde una nuova cultura visiva, e proprio per questo motivo, i suoi dipinti sono immagini che si moltiplicano e creano nuove relazioni spaziali in opere appena
create. Composizioni verticali, orizzontali e diagonali accelerano e rallentano il passare del tempo. La
creazione dei ritmi tra le forme illuminate è destinata ad avere
un certo significato e una certa sensazione. Il ritmo, come un fattore
principale dell’arte, si materializza
nella pittura con quello che viene chiamato: ‘’LINE
OF MOVEMENT’’ e viene realizzato da diversi pittori in maniere diverse. Ricordiamoci
/la dinamica del chiaro – scuro di Rembrandt,
la distribuzione delle forme di Delacroix, il ritmo plastico delle muscolature
di Michelangelo, ecc./, il ritmo della pittura di Nikola Žigon collega le forme
che si uniscono, si moltiplicano o si sovrappongono l’un l’altro. Il metodo sperimentale ha effetto dall momento
in cui l’artista/il ricercatore Nikola Žigon ha deciso di avvicinarsi
all’oggetto dei propri studi con un metodo adeguato e nuovo, preso in prestito
da altre arti, visto che nella pittura contemporanea l’esperimento non è fine a se stesso. L’esperimento
è un mezzo che serve a cercare la causa dell’adeguata sensibilita’ contemporanea . Le possibilità espressive della
moltiplicazione sono quasi illimitate, e questo fatto impone la necessità di un’ adeguata serietà e scrupolosità creativa che nell’opera di Nikola Žigon sono sempre presenti. L’artista,
tramite la sua opera, smaschera la realtà e cerca di
cambiarla. Le immagini nell'immagine,
la nuova pittura sperimentale
diventa un’arma pericolosa nelle mani dello spirito libero. Può essere applicata in
design esterno ed interno,
non solo nelle composizioni pittorici, ma anche nell’architettura di edifici,
sacri e profani. Per comprendere appieno il potere della pittura
sperimentale, si può scegliere un qualsiasi approccio al
tema: surrealista, simbolico, espressionista o naturalistico. In tutti questi casi non è possibile completamente escludere l’elemento soggettivo. Il dipinto porta
il segno della personalità artistica. Il fatto è che le possibilità espressive di Nikola Žigon / come moltiplicazioni/ sono
quasi illimitate ed immense. Questo
deriva dalla necessità di un'adeguata serietà creativa e scrupolosità da Nikola Žigon sono più che evidenti. Le specificità delle opere presentate sono chiaramente espresse e suggeriscono
l’intellettualizzazione della materia / le reminiscenze di Palazzo di Cnosso/, la
metafisica e la sintesi dei flussi dominanti dell’arte d’avanguardia. Facendo
un’analisi ancora più profonda delle opere presentate nella presente mostra,
possiamo rivelare una serie di domande e risposte significanti per una
determinazione più completa dei flussi di questo fenomeno artistico. Partendo dal fatto che queste opere d’arte in
quanto un fenomeno, possono innescare delle risposte, le stesse potrebbero
fornire un diagramma non solo concezionale, ma anche informativo. Il compito
dell’arte sperimentale in questo momento sembra immenso. Grazie a
questa mostra, la realtà artistica è in continuo arricchimento con nuovi aspetti. Essa impone la necessità di costanti controlli e
ritoccature delle concezioni artistiche, nonche’ dei principi estetici e
degli strumenti critici, per essere in
grado di ricevere e valutare tutte quelle novità che sfrenatamente avvengono nell’arte il cui rappresentante di successo
è Nikola Žigon. Belgrado, 10/08/2011 Dott.ssa Zorica
B. Đorđević, storico dell’arte |