Arte Reale - Associazione d'Arte e Cultura
 
 
 
 
 
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  Mostra Personale di NIKOLA ŽIGON
Moonlight mile

12 | ott | 2011 - 26 | ott | 2011

Orario
inaugurazione, Mercoledì 12 Ottobre
alle 18:30

Luogo
Arte Reale
Via Sant’ Andrea 10/a
20122 Milano

     
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Nel risolvere i problemi della pittura, Nikola Žigon ricorre spesso alla sperimentazione.

Giocando con forme e materiali, riesce a generare interpretazioni particolari, cercando corraggiosamente la soluzione più appropriata che si adatta alle realtà socio-economiche del mondo contemporaneo. Presentando la sua opera, possiamo con tutta ragione definirlo un’artista d’avanguardia, visto che con lui la pittura serba contemporanea inizia una nuova fase di sviluppo, caratterizzata dalla ricerca del nuovo e del progressivo.

Nella pittura contemporanea un grande ruolo hanno non solo gli artisti, ma anche gli architetti, che si oppongono con successo all’arcaicità ed alla decoratività. Sia gli uni che gli altri, usano spesso esperimenti, cambiando forme e materiali, applicando i metodi che corrispondono alle soluzioni più appropriate.

Nel corso della storia dell’arte la modellazione dello spazio in pittura era sempre fortemente influenzata dalla classe dirigente. In ogni epoca si distinguevano solo le varie forme e tipologie artistiche che nel modo più veritiero rispecchiavano la realtà, inserendosi e penetrando in fondo della stessa./ In Egitto e nell’alto Medioevo nasce la pittura bidimensionale, che si distanzia dal popolo con la celebrazione (oggettivazione) del culto divino e del mito, ovvero con dominio assoluto di una sola classe, mentre nei sistemi democratici della Grecia e simili, nasce la pittura tridimensionale che, rappresentando i rapporti umani, nel proprio spazio racchiude sia l’osservatore, che il popolo osservato.

 

In quell’epoca le belle arti, distaccandosi dalla chiesa, dallo stato e dalla vita quotidiana, sempre più ricorrono alla pittura “di cavalletto”. Spostandosi dai templi alle corti dei mecenati, alle collezioni private, ai musei, ai salotti, alle gallerie d’arte permanenti e temporanee, alle esposizioni, le belle arti nelle forme citate diventano completamente autonome, eppure quella specie della ristrettezza delle belle arti conduce alla pittura che lascia la bidimensionalità e si estende nel tempo e nello spazio. La sua esistenza diventa sempre più importante nella creazione dell’arte monumentale, nella creazione dei complessi architettonici – scultorei – pittorici, in qualsiasi ruolo funzionale.

La nostra epoca con le sue nuove possibilità, strumenti, materiali, tecniche e tecnologie, finora ignote, apre le direzioni completamente nuove dello sviluppo della vita artistica.  

Al fine di promuovere e confermare la teoria, Nikola Žigon, già da vent’anni, sviluppa attraverso gli esperimenti, il proprio lavoro di ricerca artistica – pittorica.

 

Nella creazione di nuove relazioni spaziali, l’artista usa la chiave per riarrangiare il tempo e gli aspetti telescopici e microscopici di oggetti. La combinazione, l’incorporazione e la fusione di nuovi frammenti dello spazio ricomponendoli in una parte intera, è un fenomeno che dipende sia da un’immagine realistica che astratta.
 

Nikola Žigon, nella pittura non utilizza l’esperimento come un eco o uno specchio della cultura esistente della quale i tempi nuovi o le culture contemporanee, dimostrano la necessità. L’artista diffonde una nuova cultura visiva, e proprio per questo motivo,

 i suoi dipinti sono immagini che si moltiplicano e creano  nuove relazioni spaziali in opere appena create.

Composizioni verticali, orizzontali e diagonali accelerano e rallentano il passare del tempo. La creazione dei ritmi tra le forme illuminate è destinata ad avere un certo significato e una certa sensazione. Il ritmo, come un fattore principale dell’arte, si materializza nella pittura con quello che viene chiamato: ‘’LINE OF MOVEMENT’’ e viene realizzato da diversi pittori in maniere diverse. Ricordiamoci  /la dinamica del chiaro – scuro di Rembrandt, la distribuzione delle forme di Delacroix, il ritmo plastico delle muscolature di Michelangelo, ecc./, il ritmo della pittura di Nikola Žigon collega le forme che si uniscono, si moltiplicano o si sovrappongono l’un l’altro.

 

Il metodo sperimentale ha effetto dall momento in cui l’artista/il ricercatore Nikola Žigon ha deciso di avvicinarsi all’oggetto dei propri studi con un metodo adeguato e nuovo, preso in prestito da altre arti, visto che nella pittura contemporanea l’esperimento non è  fine a se stesso. L’esperimento è un mezzo che serve a cercare la causa dell’adeguata  sensibilita’ contemporanea .

 

Le possibilità espressive della moltiplicazione sono quasi illimitate, e questo fatto impone la necessità di un’ adeguata serietà e scrupolosità creativa che nell’opera di Nikola Žigon sono sempre presenti. L’artista, tramite la sua opera, smaschera la realtà e cerca di cambiarla. Le immagini nell'immagine, la nuova pittura sperimentale diventa un’arma pericolosa nelle mani dello spirito libero. Può essere applicata in design esterno ed interno, non solo nelle composizioni pittorici, ma anche nell’architettura di edifici, sacri e profani.

 

Per comprendere appieno il potere della pittura sperimentale, si può scegliere un qualsiasi approccio al tema: surrealista, simbolico, espressionista o naturalistico.

In tutti questi casi non è possibile completamente escludere l’elemento soggettivo. Il dipinto porta il segno della personalità artistica.

 

Il fatto è che le possibilità espressive di Nikola Žigon / come moltiplicazioni/ sono quasi illimitate ed immense. Questo deriva dalla necessità di un'adeguata serietà creativa e scrupolosità da Nikola Žigon sono più che evidenti. Le specificità delle opere presentate sono chiaramente espresse e suggeriscono l’intellettualizzazione della materia / le reminiscenze di Palazzo di Cnosso/, la metafisica e la sintesi dei flussi dominanti dell’arte d’avanguardia. Facendo un’analisi ancora più profonda delle opere presentate nella presente mostra, possiamo rivelare una serie di domande e risposte significanti per una determinazione più completa dei flussi di questo fenomeno artistico.

Partendo dal fatto che queste opere d’arte in quanto un fenomeno, possono innescare delle risposte, le stesse potrebbero fornire un diagramma non solo concezionale, ma anche informativo. Il compito dell’arte sperimentale in questo momento sembra immenso.

 

Grazie a questa mostra, la realtà artistica è in continuo arricchimento con nuovi aspetti. Essa impone la necessità di costanti controlli e  ritoccature delle concezioni artistiche, nonche’ dei principi estetici e degli strumenti critici,  per essere in grado di ricevere e valutare tutte quelle novità che sfrenatamente avvengono nell’arte il cui rappresentante di successo è Nikola Žigon.

 

 

 

Belgrado,  10/08/2011                          Dott.ssa Zorica B. Đorđević, storico dell’arte

   
 
 

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