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Nasce
a Belgrado da famiglia di antica nobiltà russa. Appassionata di pittura, fin da
piccola vince numerosi premi per il suo talento. Si laurea all’Accademia di
Belle Arti a Belgrado e si specializza in ritratto psicologico con un corso
post-laurea. Dal 1985 inizia a viaggiare, prima in Italia poi in Francia, alla
ricerca di nuove ispirazioni artistiche e dal 1987 gira in tutta Europa per
esporre i suoi lavori; già dalla fine degli anni ottanta è presente nelle più
importanti gallerie europee: Londra, Parigi, Ginevra, Bruxelles, Firenze, Roma
e Milano. In questi luoghi Svetlana Nikolic incontra altri artisti ed entra in
contatto con il fermento culturale di quegli anni. I frequenti viaggi che
intraprende sono lo spunto per una nuova ispirazione pittorica, dove l’artista
viaggia metaforicamente anche all’interno di se stessa e della propria memoria.
Compaiono allora nelle sue opere nuove figure e immagini che rimandano a
rappresentazioni artistiche più concettuali, a ricordi anche dolorosi, alla
metabolizzazione della sofferenza attraverso l’arte e che diventeranno, negli
anni successivi, elementi fondamentali e caratterizzanti della sua pittura. La
profondità dei contenuti e la poliedricità dei suoi riferimenti iconografici la
consacrano, seppur giovanissima, artista conosciuta e apprezzata in tutta
Europa. Nel 1990 si trasferisce a Parigi, su invito dell’architetto Josip
Holubec: nella capitale francese entra in contatto con le personalità più
originali e creative di quegli anni, vivendo esperienze di arricchimento
personale, sia umane che artistiche. Mossa dall’inquietudine, Svetlana Nikolic
vuole conoscere altre realtà e condividere le proprie esperienze di ricerca
pittorica anche al di fuori dei confini francesi. Pochi mesi dopo il suo
soggiorno a Parigi, è la volta dell’Italia di cui si innamora a prima vista e
il cui patrimonio artistico classico tornerà molto frequentemente come sfondo o
elemento iconografico nei suoi quadri. La prima città italiana dove si
stabilisce è Rimini. Da artista ormai affermata, proprio a Rimini, nel fiabesco
Grand Hotel, incontra Federico Zeri: il critico ammira alcune sue opere ed
elogia il suo lavoro. Nel 1992 è la volta dell’incontro con Federico Fellini,
sempre nel capoluogo romagnolo. Riesce a conoscerlo e a mostragli i suoi quadri,
il maestro apprezza il talento e la passione con cui lavora la giovane pittrice.
Il 1996 è un anno importante per Svetlana Nikolic, si trasferisce a Milano, che
diventerà la sua città di elezione, dove lavora e vive anche oggi. Nel 1999
torna a Parigi dove le viene presentato Pierre Cardin, con cui inizia un lungo
sodalizio artistico. Da quel momento Svetlana Nikolic inizia ad esporre i suoi
quadri nello spazio dello stilista nella capitale francese: il Salon Coup de
Coeur. Nei primi mesi del 2000 è ospite di Ernst Fuchs a Vienna e, ad aprile
dello stesso anno, alla galleria Ca’ d’oro, in piazza di Spagna a Roma, una sua
personale inaugurata alla presenza di un entusiasta Vittorio Sgarbi, riscuote
un notevole successo di critica e di pubblico. Acclamata ormai artista di fama
internazionale, dopo la mostra di Roma, a giugno dello stesso anno, in seguito
ad una sua esposizione nel principato di Monaco, viene invitata come ospite d’
onore ad una serata con il principe Alberto. Tre anni più tardi, stabilitasi
definitivamente a Milano, partecipa ad una iniziativa di Porsche e Bayer per
cui decora interamente a mano un’automobile che verrà battuta all’asta e il cui
ricavato sarà devoluto ad un’associazione no profit impegnata in progetti di
beneficienza per bambini. Nel capoluogo lombardo Svetlana Nikolic vive un nuovo
periodo di produzione artistica più consapevole e matura, dove l’ inquietudine dell’inizio
della carriera lascia il posto ad una rielaborazione più pacata dei sentimenti,
anche a livello iconografico: i cromatismi sono più omogenei e compaiono spesso
i ritratti dei suoi familiari. Dalla fine del 2007 inizia una prestigiosa
collaborazione con la galleria di Londra Imago,
che culminerà, all’inizio dell’anno successivo con la collettiva: “Cento anni
di pittura italiana”, dove le tele della pittrice affiancano artisti del
calibro di Modigliani, Balla, De Chirico, Burri, Morandi, Fontana, Manzù,
Schifano, Kounellis e De Maria, solo per citarne alcuni. La collaborazione
continua ancor oggi e alcune opere di Svetlana Nikolic sono esposte all’interno
della galleria inglese. Dal 2008 partecipa al MiArt, la fiera internazionale di
arte moderna e contemporanea che si svolge annualmente a Milano, ed ad altre
importanti manifestazioni di fama internazionale. Nel 2010 è diventata socia
del Museo della Permanente a Milano, e, da rotariana doc, svolge, sempre nel
capoluogo lombardo, una preziosa attività di impegno sociale, donando spesso i
suoi quadri per sostenere molti progetti di solidarietà. Pittrice surrealista,
dipinge una realtà reinterpretata dalla sua particolare sensibilità,
prediligendo luoghi e persone care. Nei suoi quadri prevalgono colori come
l’azzurro e il rosso e l’oro, forme geometriche, paesaggi astratti e nature
morte. La sua ispirazione proviene soprattutto dall’Italia, dai suoi colori,
dal calore della gente e dall’arte. La fede è un’altra fonte di ispirazione fondamentale
nella sua pittura, insieme all’esperienza politica del comunismo che segna
dolorosamente la sua personalità indipendente e di origine aristocratica. Nelle
sue opere, Svetlana Nikolic riesce a trovare temi, simboli, forme e colori in
grado di comunicare la sofferenza della condizione umana, nella quale è potente
il desiderio di libertà e di felicità. Durante la sua carriera artistica ha
allestito molte mostre personali e preso parte a numerose collettive nazionali
e internazionali. Le sue opere figurano in collezioni e raccolte di enti
pubblici in Italia e all’estero. |